Dacia Bigster Concept e Renault 5 Prototype, due novità della Renaulution

Dacia Bigster Concept e Renault 5 Prototype sono i due nuovi modelli esibiti dal gruppo della Losanga nel corso della presentazione del piano “Renaulution”. Quasi cento minuti di diretta per anticipare il lancio di 24 veicoli entro il 2025, 10 dei quali a zero emissioni, fra questi, appunto, la rinata Renault 5.
Dacia Bigster, il concept di un suv (anche ibrido) da 4,6 metri
La Dacia Bigster è un suv di segmento C da circa 4,6 metri di lunghezza sviluppato sulla piattaforma modulare CMF-B. Dal punto di vista stilistico, il concept “incarna l’evoluzione della marca”, ha chiarito il direttore Design di marchio rumeno Alejandro Mesonero-Romanos, il designer che Luca de Meo ha portato con sé da Seat. Si tratta di un veicolo “essenziale, con un tocco di freschezza e spirito outdoor, che dimostra che accessibilità e attrattività non sono incompatibili”, ha aggiunto la matita spagnola. L’architettura consente un’alimentazione ibrida. Del resto Dacia lancerà nel corso dell’anno la Spring, un suv compatto a zero emissioni.
Sarà il “futuro fiore all’occhiello della gamma” della casa rumena
L’abitabilità della Dacia Bigster viene anticipata “generosa, al miglior livello della categoria”. Il veicolo è caratterizzato da una firma luminosa più ampia, sempre a Y. Il costruttore ne parla come del “futuro fiore all’occhiello della gamma”. Della Renault 5 Protoype si sa ancora meno, se non che sarà a zero emissioni. Il suo ruolo è quello di “dimostrare che Renault riuscirà a democratizzare i veicoli elettrici in Europa con un approccio moderno dell’auto popolare ed essenziale”, informa il costruttore. I designer hanno ripreso gli stilemi che hanno portato al successo questo modello ed hanno sfruttato alcuni dettagli “datati” per gli usi più moderni.
La Renault 5 a zero emissioni per democratizzare la mobilità elettrica
La presa d’aria del cofano serve per celare lo sportellino per la ricarica, nei fari posteriori sono integrati i deflettori aerodinamici e i fendinebbia dei paraurti sono le luci diurne. Il piano Renaulution prevede la riduzione dei costi e l’aumento degli utili attraverso la filosofia del “from volume do value”. La piattaforme impiegate dal gruppo scenderanno da 6 a 3, i gruppi motopropulsori da 8 a 4 (uno diesel, uno a benzina e due elettrici) e la capacità produttiva scenderà da 4 a 3,1 milioni di veicoli. Caleranno i costi di ricerca e sviluppo (dall’11 all’8% del fatturato), ma aumenteranno i prezzi. Negli ultimi sei mesi sono già stati stralciati i progetti per sette veicoli. Entro il 2023 de Meo punta ad un utile operativo del 3%, che dovrà arrivare al 5% con il 2025.