Zuffenhausen rinuncia alla soluzione plug-in per la nuova Porsche 911

Zuffenhausen rinuncia alla soluzione plug-in per la nuova Porsche 911
La piattaforma lo consentirebbe, ma la strategia no: la Porsche 911 (992 per il costruttore) non verrà commercializzata come ibrida. Non questa generazione, almeno. Per la casa di Zuffenhausen l’equilibrio tra pesi e prestazioni non rende praticabile la strada dell’ibridizzazione. Il supporto elettrico alla Porsche 911 avrebbe dovuto scattare con il 2023, ma i piani sono stati modificati.
I 200 kg di peso in più e altre modifiche avrebbero richiesto una compensazione di 200 CV
Soprattutto dopo che, riferiscono i media, i diversi prototipi plug-in del modello simbolo di Porsche sono stati guidati ai collaudatori senza ricavarne le giuste sensazioni. I 200 chilogrammi di peso aggiuntivo innescherebbero una reazione a catena che penalizzerebbe il piacere di guida. E non solo. Servirebbero ruote differenti e più pesanti e freni diversi, ma anche altri componenti del telaio. Il tutto, hanno calcolato a Zuffenhausen, richiederebbe una compensazione nell’ordine di 150 kW, vale a dire oltre 200 CV.
La Porsche 911 resta esclusivamente “termica” almeno fino al 2026
Accantonata l’ipotesi della parziale elettrificazione, il futuro della Porsche 911 potrebbe anche diventare completamente a zero emissioni. Ma, semmai, se ne parlerà dopo il 2026 e anche dopo aver valutato l’impatto della scelta 100% elettrica per la Porsche Macan (dal 2022). Prima, in ogni caso, arriverà una serie di edizioni speciali della 911, la prima delle quali dovrebbe essere la Turbo, che dovrebbe arrivare dai concessionari agli inizi del 2020. Poi sarà la volta della Turbo S, mentre nel 2021 sono previste le GT2 (la cui potenza dovrebbe rimanere attorno ai 700 CV) e GT3.